«Ringrazio quanti col loro voto mi hanno permesso di sedere da questa parte mentre prima sedevo tra il pubblico qui e quanti, candidandomi, hanno scelto di investire sui giovani. Non è facile perché il subentro di un giovane può portare a perdere competenze, ma farò di tutto per dimostrare che non è così».

È l’incipit dell’intervento di esordio nell’aula consigliare del neoeletto consigliere comunale PD Lorenzo Longo che prosegue però subito entrando nel merito del dibattito sulle linee programmatiche coi i temi che gli stanno più a cuore: i giovani, l’amministrazione condivisa e l’agenda 2030.

«Troviamo poca attenzione agli adolescenti nel programma di questa nuova giunta. La mia esperienza lavorativa, mi dice come sia questa la fascia cui una Amministrazione comunale debba in modo particolare dedicarsi per poter fare attività di prevenzione del disagio e di comportamenti a rischio che poi ne conseguono. Se ci guardiamo attorno vediamo come questa parte dei giovani a Porcia non abbia luoghi di ritrovo. Li vediamo sedersi sulle panchine del parco, ma è necessario trovare il modo di star loro vicino perchè siano in grado di coltivare in modo sano la loro autonomia. Nel nostro programma prevedevamo l’avvio di un progetto di educativa di strada. Lavoreremo perché possa essere accolto anche dall’amministrazione Sartini, così come vorremmo che tra i tanti progetti si fosse anche quello di uno spazio in cui i giovani possano ritrovarsi per studiare, confrontarsi, giocare. Spazio che noi pensiamo possa essere quello di una nuova moderna biblioteca a Porcia nelle ex scuole di via Roma».

«Assente anche il tema dell’amministrazione condivisa – continua Longo – che non pare suscitare alcun interesse, nonostante sia uno dei punti dell’agenda 2030, con i cui simboli il sindaco ha ornato le linee programmatiche. Non bastano però i disegni e nemmeno i nomi dati ai diversi assessorati. Servono i fatti. E uno dei fatti è che da semplice cittadino un anno fa, secondo quanto previsto dal regolamento per la gestione dei beni comuni, ho presentato un progetto elaborato con un’altra persona per la manutenzione del Giardino novecentesco, le cui aiuole sono state tagliate a raso e lasciate a se stessa. Non ho mai ricevuto risposta».

«L’altro fatto è che l’Agenda 2030 prevede il consumo del suolo zero, mentre negli anni del primo mandato Sartini, secondo l’indagine di ISPRA, a Porcia sono stati “consumati” (sono cioè passati da una copertura non artificiale ad una artificiale) 17.000 mq di suolo. Anche a questo staremo molto attenti specie nella valutazione di tutti i documenti di pianificazione che saranno prodotti.»

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