Fuori luogo le dichiarazioni altisonanti del Sindaco sulla conclusione dei lavori della tensostruttura nel parco di via dei Bagolari che giungono a pochi giorni dalla nostra interrogazione con cui abbiamo invece messo in rilievo tutti i difetti di questa nuova collocazione. Nella sua risposta il neoassessore ai lavori pubblici Turchet ha mostrato poca conoscenza sia del progetto che del territorio.
L’assessore, nel dare la risposta, si è attenuto fedelmente alla relazione a corollario dei lavori senza preoccuparsi troppo di verificare le nostre affermazioni. Abbiamo dimostrato che il numero di alberi tagliati è stato maggiore di quanto previsto, ma anche di quello dichiarato dall’assessore stesso: gli alberi abbattuti, che dovevano essere 5 da progetto, non sono stati 8 come dichiarato dall’assessore ma 10 o 11 e se è vero che il progetto prevede di ripiantumare 5 piante, abbiamo allertato l’assessore che nella relazione si parla di ricorrere a esemplari di Quercus rubra, specie alloctona invasiva, che Piemonte, Lombardia e Veneto vietano nei rimboschimenti.
Inoltre, in merito alla scelta del luogo su cui ripiegare per l’istallazione della tensostruttura che noi riteniamo infelice causa l’affioramento e la permanenza in superficie di acqua di risorgiva, l’assessore ha dichiarato che secondo lui sono state fatte le opportune verifiche e che la presenza d’acqua che abbiamo testimoniato è un semplice ristagno d’acqua. L’assessore non conosce evidentemente il territorio: quella è storicamente un’area di risorgiva, il rio Buzziol nasce a 100 metri di distanza e ci sono sempre stati affioramenti. L’assessore ha sminuito i problemi che abbiamo posto e che invece dimostrano non solo una conduzione dei lavori discutibile, ma anche una relazione geologica superficiale.
La sostanza è che la tensostruttura ormai finanziata e di cui la soprintendenza ha con ragione e fortunatamente bocciato l’installazione nel complesso di villa Correr, ha trovato casa in un posto sbagliato dal punto di vista idrogeologico. Oltre tutto senza aspettare i pareri favorevoli di due uffici regionali, cosa che potrebbe determinare, come scritto nei documenti agli atti, l’inammissibilità delle spese sostenute. Anche su questo l’assessore non ha saputo dare opportuni chiarimenti.