«Una presentazione che ci ha deluso e che ci ha lasciato con molti dubbi quella del primo bando del “Great distretto” cui abbiamo assistito lo scorso 20 marzo. Non ci sorprendono quindi i commenti che abbiamo letto sull’analoga serata di Pordenone. Pur condividendo gli obiettivi di massima dell’iniziativa, ci sono parsi assai modesti gli strumenti concreti presentati ai commercianti, che oltre tutto non parevano essere stati minimamente coinvolti nella fase di redazione del progetto.»
Sono le considerazioni dell’esponente del PD purliliese Graziella Della Colletta, già consigliera comunale, che spiega: «E’ difficile pensare che rappresenti una strategia efficace per un significativo rilancio del commercio di prossimità, un bando da 250.000 euro rivolto potenzialmente a oltre 4.000 imprese commerciali e di servizi ma che ne raggiungerà da 50 ad un massimo di 125 visto il range dei contributi da 2000 a 5000 euro. Si tratterà di un click day superselettivo e non di facile accessibilità proprio per quelle realtà di dimensioni minori che hanno resistito e continuano l’attività nonostante il perdurare la crisi del settore. Solo la predisposizione dei preventivi e la ricostruzione dei contributi de minimis avuti negli ultimi 3 anni, non è operazione semplice e richiede con tutta probabilità il ricorso ad una consulenza professionale esterna. Il rischio è che la presentazione e la valutazione delle proposte si dimostri più onerosa in termini di tempo e risorse, che non il contributo erogato.»
«Non ci è parso insomma che la misura possa fare la differenza, nonostante impieghi metà delle risorse assegnate al distretto. Manca una visione più innovativa dei servizi da offrire al commercio locale per sostenerne la competitività.
Nelle prossime settimane, come Partito Democratico di Porcia, insieme alle altre forze di coalizione e al nostro candidato sindaco Mario Bianchini incontreremo i commercianti di Porcia per ascoltare le loro esigenze e confrontarci anche sul progetto del Great Distretto in modo da essere in grado di perfezionare le nostre proposte sulla scorta dei bisogni espressi».