Abbiamo salutato favorevolmente il giungere al termine della predisposizione del BICIPLAN, dopo 5 anni di infinita riflessione durante l’assessorato dello scorso mandato, Claudio Turchet. Quello approvato lunedì scorso in Consiglio Comunale è un documento con errori grossolani e che non disegna alcuna strategia per promuovere l’uso della bicicletta.
Quando l’Amministrazione si accinge ad una pianificazione come quella del Biciplan, si suppone che la sostenga con una conoscenza approfondita del territorio e non solo con riferimento agli itinerari ciclistici disegnati a livello regionale, pur importanti. In Consiglio, grazie all’analisi fatta dal consigliere Giuseppe Moras, abbiamo però dimostrato come nel documento e nelle planimetrie, siano presenti errori grossolani e clamorose dimenticanze. Il percorso che costeggia il Rio Bujon fino a via dell’Agnesina è classificato come pista ciclabile nonostante la presenza della scala per arrivarci. Su via dei Cipressi viene prevista una ciclabile bidirezionale promiscua alla circolazione veicolare, cosa che per chi conosce la strada, è difficile da immaginare. Si ritiene, poi, non prioritaria la prosecuzione della ciclabile in via Mamaluch, strada che porta gli operai all’entrata nord di Electrolux. Si può anche dire che il Biciplan non è scritto sulla pietra e può essere modificato nel tempo, ma approvare un documento impreciso e carente ci sembra assurdo. Dopo 5 anni di lavoro, non si può farsi cogliere impreparati come ci è sembrato nel corso del dibattito. Meglio sarebbe stato prevedere un dibattito con tempi più distesi in commissione e poi tornare in Consiglio con il documento aggiornato.
Abbiamo infine ricordato che il Biciplan non è una sola pianificazione di opere pubbliche. La finalità di questo documento è prioritariamente quella di approntare le strategie per la promozione dell’uso della bicicletta e accrescere la domanda. Diversamente da come pensa il sindaco Sartini, siamo convinti che la costruzione di piste ciclabili non debba venire prima dello stimolare le persone a cambiare le abitudini.
In questi anni come Partito Democratico ci siamo fatti carico di azioni di sensibilizzazione, come l’iniziativa di sperimentazione dei percorsi Casa-Scuola. Impegni per iniziative di questo tipo o con la stessa finalità, non ne troviamo nel paragrafo dedicato alla promozione, ed è la vera carenza di questo documento. Da queste considerazioni è scaturito il nostro voto di astensione.