Dopo che era stato bocciato l’emendamento alla mozione presentata dalla minoranza (che abbiamo presentato qui), volto a precisare che i volontari da chiamare ad un tavolo allargato erano in primis quelli dimissionari, portare comunque al voto la mozione avrebbe significato assecondare una strategia della Giunta che non possiamo condividere e l’abbiamo ritirata. Abbiamo chiesto un tavolo perché si dipanassero le questioni che hanno portato alla rottura con i volontari, non per legittimare un tavolo di volontari consenzienti e vicini alla maggioranza.
Siamo convinti che quella della maggioranza fosse una falsa apertura al dialogo. Le parole del sindaco che a settembre, in sua assenza e quindi senza possibilità di replica svergogna in diretta l’ex coordinatore del gruppo di PC purliliese, e l’altra sera dà dei ricattatori ai volontari, così come quelle pronunciate dall’assessore Bianchin (sempre durante il dibattito in Consiglio), che si riferisce al gruppo della PC come ad una casta che gestisce interessi privati, sono molto più che un indizio. Si vuole epurare non ricucire, come dimostra il descreto del Sindaco con l’accettazione delle dimissioni solo dei vertici della PC.
Più di un indizio come la presenza tra il pubblico dell’esponente locale di Fratelli d’Italia, Dorino De Crignis. È una partita di rapporti di forza quella che si sta giocando nella maggioranza, e FdI fa quadrato per difendere la delega alla PC a costo di gettare un’ombra anche sull’operato del precedente detentore della stessa, l’assessore Riccardo Turchet.
È incredibile la leggerezza con cui la Giunta pensa di ricostruire il gruppo dal nulla, relegando a capricci se non a ricatti le lamentele dei volontari dimissionari e facendo iscrivere assessori e consiglieri comunali. In questo modo non si fa che aggravare ulteriormente le ingerenze politiche in una realtà che dovrebbe essere del tutto neutra e si sperperano le competenze esistenti. Il rifiuto della maggioranza a parlare coi dimissionari è segno evidente che l’obiettivo è avere volontari consenzienti.
Chi fa le spese di questo atteggiamento irresponsabile è la comunità, messa a rischio dall’essere priva di Protezione civile di fatto da mesi.