Nel rispondere alla nostra interrogazione su tempi e finanziamenti del decantato Centro Alzheimer a Porcia, Sartini ammette che il progetto è molto lontano dal realizzarsi, ma prende anche in giro i cittadini affermando che non dobbiamo rammaricarcene perché la nuova casa di riposo di Villanova è anche nostra, in fondo in fondo, e avremo accesso alle graduatorie al pari dei cittadini di Porcia. Il sindaco lo fa passare come suo merito ma è solo la ovvia conseguenza della scelta dell’allora sindaco Gaiarin di diventare soci di ASP Umberto I.
Il sindaco ha lasciato intendere per la prima volta che, stante l’aumento dei costi, concentrare tutti i soldi disponibili per la realizzazione della casa di riposo a Pordenone è stata una scelta consapevole e con cui concorda, visto che quel progetto procedeva più speditamente, anche grazie alla continuità amministrativa cioè il rinnovo della giunta Ciriani nel 2021.
La vera continuità amministrativa non sta però nell’essere gli stessi al comando, ma nel saper dare prosecuzione ai progetti dei predecessori senza prese di posizione preconcette. Se al suo primo insediamento Sartini avesse fin da subito proseguito l’opera di Gaiarin, chiedendo da subito ad ASP di andare avanti con la progettazione senza bloccare le risorse già stanziate a bilancio per la stessa, oggi saremo in tutt’altra situazione. Esserci piegati alle priorità di Pordenone e convogliare tutti i soldi a Villanova non può essere considerato un traguardo, avendo avuto delle garanzie dall’ASP Umberto I che una nuova casa di riposo si sarebbe fatta a Porcia.
Invece il sindaco di fatto conferma che non ci sono ancora certezze su risorse e cronoprogramma per il progetto purliliese. Ci dice che si sta procedendo con la progettazione prevedendo 3 lotti per rendere più facile la ricerca di finanziamenti. Inizialmente dice che si comincerebbe dal Centro Diurno previsto dal progetto, anche tramite l’accensione di un mutuo. Poi, quando gli si fa notare che ne passa di acqua tra una casa di riposo e un centro diurno, Sartini si affretta a dire che era solo un’ipotesi e che non è detto che invece non si partirà con uno dei centri residenziali… Insomma, dichiarazioni vaghe, che ben lasciano intendere come, chiusa la campagna elettorale, quello della casa di riposo o centro Alzheimer che dir si voglia, non rappresenta una priorità per il primo cittadino e che il progetto di fattibilità a prezzo stracciato presentato questa primavera si spiega solo se è un copia incolla di quello di Pordenone, senza tener conto di alcune specificità.
Siamo fermamente convinti che sia necessario passare dalle parole ai fatti se vogliamo vedere realizzato il progetto che molti cittadini aspettano. E i fatti partono dalla ricerca fin da subito di risorse. Per questo, attraverso i nostri rappresentanti in Regione, ci muoveremo affinché nel prossimo bilancio regionale il Centro Alzheimer possa trovare la dovuta attenzione, chiedendo i 5 milioni necessari alla realizzazione di un primo lotto